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Vice Vlahovic: salgono le quotazioni di Luis Muriel

In ribasso invece la possibilità di un ritorno di Morata o l’arrivo di Depay dal Barcellona

Rischia di diventare l’ultimo colpo. Ma solo dal punto di vista cronologico. In realtà, a livello di importanza, l’acquisto del vice Vlahovic che la Juventus concretizzerà entro la fine del mese, avrà un peso specifico di tutto rispetto nell’economia del piano di rafforzamento della rosa bianconera. Peraltro lo stesso Massimiliano Allegri a Villar Perosa ha ammesso che «la rosa sarà completata in questa finestra estiva di campagna trasferimenti perché numericamente ne abbiamo bisogno». E i numeri non tornano proprio per quanto riguarda l’attacco. A partire dall’anno scorso, se si vuol prenderla alla larga: perché il problema della Vecchia Signora nella stagione 2021/22 si può riassumere in una cifra: 57. Ovvero le poche reti realizzate in 38 giornate di campionato. Di qui la necessità di dotare la squadra di un’azione propulsiva maggiore, prima con una mezzala di qualità e di inserimento come Pogba, poi con un attaccante esterno fortissimo nel creare superiorità numerica e fornire assist come Di Maria. Ma non basta. Occorre infatti, dopo le partenze di Dybala e Morata, tesserare una alternativa a Vlahovic. Dusan, infatti, da solo non potrà rispondere “presente” a tutte le chiamate che arriveranno tra campionato, Champions League e Coppa Italia. Bisogna dotarsi di una riserva all’altezza dal punto di vista tecnico e non solo. Perchè il ruolo è delicato, anche dal punto di vista gestionale, per l’equilibrio dello spogliatoio. Quindi la scelta terrà conto di tutta una serie di fattori con, in primis, il rapporto prezzo-qualità.

Il casting

Il casting, con il passare dei giorni, si sta assottigliando. Rispetto all’inizio della settimana, per esempio, si possono di fatto depennare i nomi di Mertens e Raspadori. Il primo ha salutato Napoli con un video al miele per la città del Vesuvio che non lascia spazi a un “tradimento” in bianconero: tra l’altro i rumors lo danno ormai a un passo al Galatasary. Il secondo, invece, sta proprio per andare al Napoli con l’ad del Sassuolo, Giovanni Carnevali, e il dg Giovanni Rossi, che hanno incontrato ieri la dirigenza partenopea e anche se il vertice non ha prodotto la fumata bianca è uscito un colore chiaro. Il destino dell’operazione pare tracciato, con lo stesso Spalletti che si è esposto in prima persona per tessere le lodi dell’attaccante.

Vertice per Alvaro

Dunque l’elenco dei possibili papabili per rimpolpare l’attacco della Juventus si sta accorciando. In cima alla lista dei desideri resta Alvaro Morata ma, come si sa, la strada è in salita: salita ripida. L’Atletico Madrid non molla e continua a valutarlo oltre 30 milioni di euro. Troppi per la Juventus che domani sera se lo troverà come avversario nell’amichevole di Tel Aviv in cui i dirigenti dei due club avranno la possibilità di confrontarsi di persona per cercare di trovare una formula alternativa che consenta il ritorno sotto la Mole dello spagnolo. Nelle Juventus, però, dopo i numerosi tentativi provati in queste settimane, non regna ottimismo, anzi. E infatti la dirigenza bianconera ha avviato e imbastito altre operazioni. Tra tutte quella per Luis Muriel, il trentunenne atalantino legato alla Dea solo con un anno di contratto visto che a giugno si svincolerà a parametro zero. La base di richiesta dei bergamaschi è ritenuta troppo alta, quindici milioni. Ma c’è tempo da entrambe le parti per cercare di trovare un comune punto di caduta in grado di soddisfare le rispettive esigenze. Per esempio, è stato ipotizzato l’inserimento di qualche giocatore bianconero senza peraltro individuare un profilo ritenuto interessante dai nerazzurri. Il colombiano vedrebbe di buon grado l’operazione che gli consentirebbe di firmare con la Juventus per diverse ragioni: vivrebbe un campionato con lo scudetto come obiettivo, giocherebbe in Europa, con la Champions League e allungherebbe il proprio contratto. Il suo agente, Lucci, è tra l’altro in continuo contatto con la Juventus visto che cura anche gli interessi di Kostic, il colpo che i bianconeri si apprestano a concludere nei primi giorni della prossima settimana. Ma nel calciomercato è sempre meglio avere più carte da giocare per non rischiare di finire spalle al muro. E così la Juventus monitora non solo la posizione di Martial del Manchester United bensì anche quella dell’olandese Depay del Barcellona. I catalani hanno dirottato il suo numero di maglia, il nove, sulle spalle di Lewandowski. Il presidente blaugrana, Joan Laporta, ha spiegato il motivo: «È una questione commerciale. Depay ha capito le nostre esigenze». Sarà, ma il ventottenne non ha un caratterino facile e compreso che con l’arrivo del polacco gli spazi per lui si stringeranno, avrebbe già fatto muovere il proprio entourage per verificare la possibilità di salutare i blaugrana prendendosi il cartellino. Del resto l’anno scorso arrivò in Spagna da svincolato.

Lo scrive Tuttosport.

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