L’ex direttore sportivo del Palermo ha commentato il momento di alcuni allenatori di Serie A
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex direttore sportivo Pietro Lo Monaco.
SU ALLEGRI, MOURINHO E SPALLETTI. “Non hanno dato nulla, non c’è stato nessun apporto da parte di questi tecnici. Rispetto a Spalletti, parliamo del giorno e della notte. Anche Allegri è rimasto ancorato ad un calcio differente, a una gestione diversa degli uomini allenati e non è riuscito a migliorare il proprio bagaglio tecnico da trasferire alla squadra. È rimasto un allenatore trpppo pragmatico, e per un’azienda non paga. L’esempio di Luciano è lampante, riesce ad estrapolare il massimo da ogni calciatore che allena. Il calcio italiano non sarà più il bello del mondo, ma è sicuramente uno dei più difficili. Ogni giocatore della Serie A tende costantemente a migliorare. I buoni calciatori ci sono sempre, ma il problema resta la loro gestione, perché attraverso di essa si valorizza il reale valore posseduto”.
SU KVARATSKHELIA. “Seguo il calcio a livello mondiale, ma il colpo Kvara è stato notevole. Può diventare un crack, tenta le giocate con allegria. Ha ampi margini di miglioramento, può ancora far parlare di sé, anche se attualmente è già un crack. Anche Lobotka è fantastico, un distributore di gioco. Il Napoli ha anche Gaetano, un calciatore importante, con margini di miglioramento importanti. Spalletti schiera spesso Gianluca in diversi ruoli, è giovane e molto forte. Ci sono tanti giovani interessanti: considerato l’organico del Napoli, se dovesse essere effettuato un colpo, lo si farebbe in prospettiva futura. Anche se il cambio Gollini-Sirigu è un’operazione che lascia un po’ il tempo che trova. Ma è uno scambio di prestiti, non un affare a titolo definitivo. Salvatore sarebbe servito maggiormente agli azzurri per la sua esperienza”.