CAMBIO DI MENTALITA’. “Capello alla Juve mi diceva ‘Ti tiro fuori tutto l’Ajax da dentro, e ti metto a posto’. Lui mi voleva più concreto in campo e più diretto. Dal primo giorno facevo lavoro davanti alla porta, ma intendo proprio tutti i giorni. A volte cercavo di nascondermi dietro ai compagni… Capello mi disse di studiare i movimenti di Van Basten in area. Trezeguet mi diceva ‘Tu prendi palla, ti giri e vai, che io ti aspetto avanti’. David era intelligente… Ho capito che in Italia la mentalità è quella di fare tanti gol, non solo giocare bene. Allora ho detto a Trezeguet ‘Ora aspetto anch’io davanti…'”.
TRENTOTTO SUL CAMPO. “Gli Scudetti della Juve? Sono 38, non 36. Abbiamo lottato tutti i giorni, chi c’era sa il lavoro che è stato fatto. Abbiamo dimostrato di essere i più forti in Italia, ecco perché dico 38″.