La carriera di Paul Pogba sembra disegnare un percorso che oscilla tra trionfi personali e professionali e periodi meno esaltanti, contrassegnati da infortuni e controversie. Cresciuto nelle giovanili del Manchester United, Pogba ha trovato la consacrazione internazionale vestendo la maglia della Juventus, dove è esploso come uno dei centrocampisti più promettenti del panorama calcistico mondiale.
Il suo ritorno al Manchester United nel 2016, dopo quattro anni di successi con la Vecchia Signora, è stato salutato con grande entusiasmo dai tifosi dei Red Devils. Tuttavia, questa seconda esperienza in Inghilterra non ha rispettato appieno le aspettative, oscillando tra prestazioni di alto livello e momenti di difficoltà, anche a causa di diversi infortuni che hanno limitato il suo rendimento.
Nel 2022, Pogba sceglie di tornare alla Juventus, un ritorno che ha suscitato speranze e attese tra i tifosi bianconeri. Tuttavia, il suo secondo capitolo in bianconero è stato segnato da alti e bassi, complicato da infortuni che hanno ridotto il suo impatto in campo e da una controversia legata ad un controllo antidoping. La sua carriera, al momento, appare come un cerchio ancora aperto, con il futuro che si prospetta incerto.

Biografia di Paul Pogba – Dalle origini al palcoscenico mondiale.

Paul Pogba si è affermato come uno dei centrocampisti di punta nel mondo del calcio, la sua passione per il calcio si è accesa in tenera età, guidata da una precoce consapevolezza del suo talento e una determinazione ferrea a realizzare i suoi sogni.
Gli albori della sua carriera si collocano nella periferia parigina, dove, all’età di sei anni, i genitori decisero di iscriverlo al Roissy-en-Brie, primo tassello di un percorso che lo avrebbe portato a calcare i palcoscenici più prestigiosi del calcio mondiale. Durante gli anni trascorsi al Roissy-en-Brie, Pogba ha maturato le prime fondamentali esperienze calcistiche, guadagnandosi il soprannome affettuoso di “La Pioche”.
La sua ascesa continuò senza sosta: dopo una breve ma significativa esperienza al Torcy, Pogba entrò a far parte dell’academy del Le Havre, uno dei vivai più rinomati di Francia. Qui, guidò la squadra Under-16 fino alla finale del campionato nazionale, dimostrando già in quelle occasioni le qualità che lo avrebbero reso celebre: visione di gioco, capacità di interdizione e un tiro potente e preciso.

Il passaggio al Manchester United, avvenuto nel 2009, segnò l’inizio della sua carriera internazionale. Nonostante le controversie legate al suo trasferimento, tra cui le accuse del Le Havre verso il club inglese per irregolarità, la situazione si risolse con un accordo che non fermò l’ascesa di Pogba.

Paul Pogba: dall’Inghilterra all’Italia, un viaggio verso la consacrazione

La sua esperienza al Manchester United, sotto la guida di Sir Alex Ferguson, ha rappresentato il trampolino di lancio, ponendo le basi per il suo sviluppo professionale.
Al Manchester United, Pogba si è distinto nelle giovanili e nella squadra riserve, contribuendo significativamente alla vittoria della FA Youth Cup e mettendosi in luce con prestazioni di rilievo. Nonostante il suo evidente talento, il ritorno in campo di Paul Scholes ha limitato le sue opportunità in prima squadra, portando a divergenze con il tecnico scozzese. Questa situazione, unita al desiderio di maggior tempo di gioco, ha spinto Pogba a non rinnovare il contratto con i Red Devils, scegliendo così di lasciare il club alla fine della stagione.

L’arrivo alla Juventus, nel 2012 a parametro zero, ha segnato l’inizio di una nuova era per Pogba. Considerato inizialmente come un possibile erede di Andrea Pirlo, ha rapidamente dimostrato di essere molto più di un semplice sostituto, affermandosi come una forza dominante nel centrocampo bianconero. La sua prima stagione in Italia è stata coronata da prestazioni eccezionali che hanno contribuito alla conquista dello scudetto, evidenziando la sua abilità di adattarsi e eccellere in un campionato estremamente competitivo come la Serie A.

Il ritorno al Manchester United, le sfide, e una nuova avventura alla Juventus

La carriera di Paul Pogba ha seguito un percorso di significativi trionfi e sfide impegnative. Il suo ritorno al Manchester United nel 2016, per una cifra record di 105 milioni di euro, ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera, ritagliandosi momenti di gloria e affrontando al contempo periodi di difficoltà.
Al Manchester United, Pogba ha avuto l’opportunità di riaffermare il suo valore sul campo, segnando gol importanti e contribuendo alla vittoria dell’Europa League nel 2017. Tuttavia, le sue stagioni in Inghilterra sono state anche segnate da infortuni e da un senso di insofferenza per la mancata conquista di titoli di maggior prestigio, come la Premier League o la Champions League.
La decisione di lasciare il Manchester United nel 2022, per fare ritorno alla Juventus, ha aperto la porta a una nuova speranza e a nuove aspettative. Purtroppo, la sua seconda esperienza in maglia bianconera è stata finora ostacolata da infortuni e da un recente problema legato a un test antidoping.

La squalifica per doping e il ricorso

Paul Pogba si trova al centro di una controversia legale dopo che il Tribunale Nazionale Antidoping ha emesso una sentenza di squalifica di quattro anni nei suoi confronti per una violazione delle norme antidoping.

Pogba ha espresso il suo stato d’animo con parole cariche di emozione: “La decisione odierna del Tribunale Nazionale Antidoping mi è stata comunicata, e devo dire di trovarla ingiusta. Mi sento triste, scioccato e devastato per la perdita di tutto ciò che ho costruito duramente nella mia carriera come calciatore professionista”.

Il giocatore ha inoltre promesso di chiarire la sua posizione non appena sarà possibile dal punto di vista legale, insistendo sulla sua innocenza riguardo l’uso consapevole di sostanze vietate. “Non ho mai, né consapevolmente né volontariamente, assunto sostanze che contravvenissero alle regolamentazioni antidoping. Come atleta professionista, non mi sono mai impegnato in attività che potessero migliorare artificialmente le mie prestazioni in campo o che mancassero di rispetto ai miei colleghi e ai fan delle squadre per le quali ho giocato”, ha dichiarato Pogba.

In seguito alla decisione, Pogba ha annunciato la sua intenzione di presentare ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport, segnando l’inizio di una potenziale battaglia legale per continuare la sua carriera nel mondo del calcio.

Carriera nei club

Carriera internazionale con la Francia

Riconoscimenti individuali

Pogba ha ricevuto diversi riconoscimenti individuali:
● Pallone d’Oro della FIFA U-20 World Cup: 2013
● FIFA World Cup Miglior Giovane giocatore: 2014
● UEFA Europa League Squadra della stagione: 2016-17
● FIFPro World XI Nomina: 2015

Stile di gioco e abilità

La sua forza atletica e le capacità nel recupero palla sono elementi distintivi del suo stile di gioco. Grazie alla sua prestanza fisica, Pogba è in grado di dominare nei contrasti e di imporsi in mezzo al campo, aspetti fondamentali per un giocatore nel suo ruolo.
Il soprannome di “Polpo Paul“, ispirato alla sua capacità di estendere le lunghe gambe in modo da recuperare palloni apparentemente irraggiungibili, illustra perfettamente la sua abilità nel controllo del centrocampo.
Pogba non brilla solo in fase difensiva; è anche noto per la sua eccellente visione di gioco. La sua abilità di leggere il gioco e di fornire assist millimetrici ai suoi compagni lo rende un vero e proprio regista avanzato, capace di dettare i ritmi della partita e di creare occasioni da gol. La sua capacità di sfruttare gli spazi e di lanciare passaggi lunghi e precisi fa di lui un elemento insostituibile in fase offensiva.
Possiede un tiro potente e accurato, che spesso si traduce in gol spettacolari da fuori area. Questa qualità aggiunge una dimensione ulteriore al suo gioco, rendendolo una minaccia costante per le difese avversarie.
Le comparazioni con leggende del calibro di Patrick Vieira e l’ispirazione tratta da giocatori come Yaya Touré riflettono la statura e le ambizioni di Pogba. Come questi grandi del passato, possiede una combinazione di qualità fisiche e tecniche che lo rendono un modello per i giovani centrocampisti in tutto il mondo.

Vita personale e attività fuori dal campo: icona di stile e cultura pop nel calcio moderno

La sua capacità di utilizzare l’immagine personale e i suoi interessi al di fuori del campo come mezzi di espressione personale lo rendono un personaggio unico nel panorama sportivo.
Le sue chiome trendy sono diventate una firma distintiva del suo personaggio. Pogba ha sperimentato una vasta gamma di tagli di capelli, colori e stili, trasformando ogni nuovo look in un argomento di conversazione sui social media e oltre. Questo approccio alla moda non solo riflette la sua personalità giocosa e creativa, ma spesso serve anche a creare un legame più profondo con i suoi club. Ad esempio, il suo look “zebrato” durante il periodo alla Juventus è stato un omaggio visivo ai colori e al simbolo del club, dimostrando il suo attaccamento e il desiderio di connettersi con i tifosi a un livello più personale.
Oltre ai suoi capelli, la Pogdance rappresenta un altro aspetto distintivo della sua identità. Pogba, noto per il suo amore per l’hip hop e il grime e per artisti come Drake e Travis Scott, ha portato la sua passione per la musica sul campo di calcio, celebrando i gol con danze memorabili. La più famosa tra queste, la “dab dance“, non è solo un’esultanza, ma è diventata un fenomeno culturale, associato a Pogba in tutto il mondo.

Un’icona di stile che ridefinisce l’eleganza streetwear attraverso collaborazioni di prestigio

La sua presenza sui social media, con circa 55 milioni di follower su Instagram, testimonia l’ampio fascino che esercita non solo come sportivo, ma anche come trendsetter nel settore della moda.
La propensione di Pogba per gli outfit streetwear, che combinano audacia e originalità senza mai scadere nella banalità, riflette il suo approccio alla moda come un’estensione della sua personalità: vibrante, dinamica e sempre in evoluzione. Questo senso dello stile ha catturato l’attenzione di brand internazionali, tra cui adidas, che lo ha reso protagonista di diverse capsule collection a lui dedicate. Queste collezioni non sono solo un riconoscimento del suo status di icona di stile, ma anche una testimonianza della sua influenza culturale ben oltre i confini del calcio.
Una delle collaborazioni più significative è stata quella con Stella McCartney per la creazione delle Predator Freak in special edition, un progetto che ha visto Pogba partecipare attivamente al processo creativo. Questa partnership tra il calciatore, Adidas e una delle figure più note del mondo della moda sostenibile evidenzia il desiderio di Pogba di lasciare un’impronta nel settore, promuovendo un design innovativo e una consapevolezza ambientale.