I bianconeri non disputano una partita esaltante, ma alla fine ciò che conta è la vittoria
È una Juventus non bella ma efficace quella vista stasera all’Allianz Stadium: gli uomini di Allegri hanno infatti battuto l’Udinese per 2-0 portando a casa tre punti importanti.
Con questa premessa, andiamo dunque a vedere le nostre pagelle dell’incontro.
SZCZESNY: 6,5. Poco sollecitato, si fa trovare pronto quando chiamato in causa.
CUADRADO: 6,5. Qualche cross interessante, ci prova anche su punizione.
DE LIGT: 6. Gli attaccanti dell’Udinese non lo preoccupano praticamente mai. Massimo risultato con il minimo sforzo.
RUGANI: 6. Vale bene o male quanto detto per De Ligt. Gli avanti friulani non pungono.
PELLEGRINI: 6. Partita ordinata, senza infamia e senza lode.
MCKENNIE: 7. Il più vivo di tutti dall’inizio alla fine. Il gol è il giusto coronamento a una gran partita.
BENTANCUR: 6. Muscoli e corsa al servizio della squadra. Meglio nel primo che nel secondo tempo.
ARTHUR: 5,5. Dà il via all’azione del primo gol della Juve, ma per il resto non incanta. Prende anche un giallo evitabile. Allegri lo toglie all’intervallo per non rischiare.
KULUSEVSKI: 5,5. Non si vede granché. Rimane negli spogliatoi dopo il primo tempo.
DYBALA: 6,5. Sprazzi di enorme qualità, un gol e un’esultanza polemica che farà discutere. Quando sta bene, è un giocatore fondamentale per questa Juve: vedremo come evolverà la situazione rinnovo.
KEAN: 6. Niente di eccezionale, si salva con l’assist per Dybala.
LOCATELLI: 6. Si mette al servizio della squadra in un secondo tempo in cui la Juve prova a chiudere il match.
BERNARDESCHI: 6. Qualche spunto interessante. Continua il suo momento positivo, anche se regala un brivido quando afferra i capelli di Soppy rischiando di concedere rigore.
DE SCIGLIO: 6,5. Ingresso decisamente positivo: mette in mezzo parecchi cross interessanti ed è proprio da uno di quelli che nasce il 2-0.
MORATA: 5,5. Non dà granché all’attacco bianconero.
RABIOT: s.v.
ALLEGRI: 6. Prestazione non esaltante contro un avversario in piena emergenza Covid, ma alla fine la vince ed è questo ciò che conta.