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Il derby Primavera è bianconero: poker dell’U19 al Torino

Grande prova della Juventus Primavera. La cronaca e le parole post partita di mister Bonatti

La Juventus si lascia alle spalle la Youth League ma da Nyon porta in campo tutto il buono dell’incredibile e sfortunatissima esperienza europea: grinta, carattere, gioco e tanti gol.

In questo modo i ragazzi di Bonatti vincono la partita forse più complicata che il calendario potesse mettere loro davanti in questo momento, il derby con il Torino. E lo fa in modo altisonante, con un poker che non lascia spazio a dubbi.

LA GARA

Inizio gara in equilibrio, con le squadre a fronteggiarsi alla pari, alla ricerca del varco giusto per colpire. Al 21′ la sblocca il Toro, con Anton, bravo a colpire sugli sviluppi di un calcio di punizione. Adesso si che c’è da reagire, per fare davvero tesoro della lezione internazionale: una mano, paradossalmente, la dà lo stesso Anton, che al 42′ viene espulso, per fallo da ultimo uomo.

Trascorrono infatti solo 3 minuti e Turicchia, dopo il magnifico destro fatto vedere con il Benfica, colpisce di nuovo, questa volta di testa, su calcio d’angolo battuto da Iling.

La ripresa continua sulla falsa riga del primo tempo, il derby si conferma una partita sempre difficile e il Toro la interpreta nel modo giusto, facendosi pericoloso prima con Di Marco al 51′ (sbroglia la matassa Nzouango) e poi sette minuti dopo con Akhalaia che da lontano scaglia una sassata vicina alla porta.

Da qui in poi, praticamente, solo Juve, che sterza la partita e riesce a farla sua: al 71′ uno scambio sulla sinistra Mbangula-Rouhi manda quest’ultimo al cross, su cui Cerri di testa anticipa tutti, mettendola all’incrocio. Due a uno.

Minuto ottanta, arriva il tris: tap-in di Hasa dopo una gran botta di Mulazzi parata da Milan; chiude la partita quattro minuti dopo Mbangula, che corona con un pallonetto una grande azione personale.

Quattro a uno: la Juve c’è, più che mai.

LE PAROLE DEL MISTER

«Non pensavo che sarebbe stata semplice, il Torino è una squadra fisica, con gamba, che sta raccogliendo meno di quanto merita. Nel primo tempo non abbiamo approcciato bene, c’erano da migliorare alcune transizioni: i cambi sono stati importanti ma la reazione dei ragazzi nella ripresa è stato ottimo, hanno dimostrato una grande maturità. Questa partita ci insegna ancora di più che dobbiamo stare dentro a ogni partita, continuando a dimostrare una crescita, soprattutto nella fase difensiva»

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