Pogba, Raiola, la Juventus e il Manchester United, ma anche il rapporto con Ferguson e con Antonio Conte: le “succulenti” anteprime di Pogmentary. “Conte? Mi disse che se avessi fatto bene avrei giocato ed andò proprio così!“
“Quello che ho capito quando sono andato alla Juventus è che tu non diventi una star perché lo dici, diventi una star perché la gente ti rende tale. Alla Juventus ho definitivamente dimostrato che ero qualcuno“.
RAIOLA AL TELEFONO – Le video chiamate con Raiola (anche in lingua italiana, a volte e sprazzi) sono sfiziose e interessanti. Certo, ovviamente, colpisce notare il rapporto così schietto e affettuoso tra Paul e l’agente, scomparso da poco. «Tu sei in una situazione molto particolare. Devi pensare a cosa è meglio per la tua vita, per il tuo conto in banca, per la tua famiglia. E’ stano: allo United hai un blocco. Non sei lo stesso giocatore che sei in Nazionale o che eri in bianconero». Ecco, appunto. Un passo indietro su quel primo approdo a Torino. «La rottura con lo United e con Ferguson nel 2012 – sottolinea Raiola questa volta direttamente a favor di camera – non è stata per i soldi, ma perché mancavano rispetto, stima, fiducia». Si passa poi ad Antonio Conte che in una conferenza stampa dell’epoca sottolinea quanto «il ragazzino arrivato dalla Primavera dello United» sia cresciuto. Pogba ricorda: «Mi disse che se avessi fatto buone prestazioni, avrei giocato e così successe. Ricordo ancora perfettamente il mio primo gol tra i professionisti, contro il Napoli».
Lo riporta oggi Tuttosport.