
Come riportato dal Corriere della Sera, il giornalista e conduttore è stato sottoposto a una misura cautelare
Stalking, atti persecutori e lesioni personali: sono queste le accuse che hanno convinto il gip Monica Ciancio a disporre una misura cautelare nei confronti di Enrico Varriale.
Come infatti riportato dal Corriere della Sera, al noto giornalista RAI è stato posto il “divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dai luoghi frequentati” dalla ex compagna, alla prescrizione di “non comunicare con lei” e di “allontanarsi immediatamente in caso di incontro fortuito, riponendosi a 300 metri di distanza”.
Secondo l’accusa, lo scorso 6 agosto scorso Varriale durante un litigio avrebbe sbattuto violentemente al muro l’ex compagna, “scuotendole e percuotendole le braccia, sferrandole dei calci e, mentre la parte offesa cercava di rientrare in possesso del cellulare che le aveva sottratto, le afferrava il collo con una mano, cagionandole lesioni“. Agli atti ci sarebbe anche il referto del pronto soccorso presso cui la donna si sarebbe recata subito dopo, un documento in cui si parla di “ferita lacero contusa al braccio sinistro, ecchimosi alla mano sinistra, tumefazione del gomito destro con dolenzia alla mobilizzazione attiva, abrasioni alla base del collo e sul ginocchio sinistro, guaribili in cinque giorni”.
A questo si aggiungerebbe poi una lunga sequela di telefonate notturne, messaggi riportanti insulti, citofonate, appostamenti.
Questa la versione della donna riportata dal quotidiano: «Mi ha picchiata, presa a schiaffi, sbattuta contro il muro, insultata […]. Mi perseguita con telefonate di notte, si apposta sotto casa, citofona alle 6 di mattina…».
Ecco invece la replica del conduttore: «Non ho mai stalkerizzato nessuno e chi afferma questo ne risponderà in tutte le sedi. È una dolorosa vicenda personale che avrei preferito rimanesse tale. Purtroppo però mi sono state rivolte e rese pubbliche accuse del tutto false. Sono sicuro che riuscirò a dimostrare la loro infondatezza facilmente e in tempi brevi».
