L’esterno d’attacco argentino vestirà finalmente la maglia della Juventus che già in vari periodi della carriera del “Fideo” aveva provato a ingaggiarlo. E c’è anche la “benedizione” della moglie Jorgelina al trasferimento a Torino
La Juve val bene una messa. Dopo Parigi è quindi Torino la prossima destinazione di Angel Di Maria, che ha dovuto (voluto) riflettere a lungo prima dare il sì definitivo alla proposta bianconera. Anche perché non c’erano solo questioni economiche, tecniche o progettuali. A lungo Di Maria ha condiviso le sue riflessioni con la famiglia, in particolar modo con la moglie Jorgelina Cardoso: senza quei segnali attesi da Barcellona, è quindi arrivato il via libera al trasferimento a Torino anche da parte della famiglia.
Non a caso, proprio mentre si procedeva alla stesura dei documenti per limare i fatidici ultimi dettagli, arrivava anche la benedizione social di Jorgelina: da ieri, infatti, Lady Di Maria fa parte dei quasi 54 milioni di follower della Juventus su Instagram. E se pure lei dice di sì, per El Fideo non possono più esserci dubbi. Mentre la sua vacanza a Ibiza continua a essere una delle più spiate dell’estate mercatara, il popolo bianconero sempre via social ha provato a scovare indizi all’interno dell’illustre clan argentino che lo accompagna (Papu Gomez e Nicolas Otamendi, Giovanni Lo Celso e Luis Ocampos, soprattutto Leandro Paredes), non sono mancati mai i tentativi di scoprire qualcosa anche dei tifosi che lo hanno incrociato sull’isola spagnola. L’indizio social è poi arrivato, firmato Jorgelina, quando in realtà servivano solo conferme.
TORMENTONE – Si conclude quindi un autentico tormentone, iniziato tra marzo e aprile, quando il Psg ha comunicato a Di Maria che non avrebbe esercitato l’opzione di rinnovo del suo contratto. Era a Parigi che avrebbe voluto concludere la carriera europea prima di tornare in Argentina, l’ultima tappa sarà comunque al Rosario Central (oggi allenato da Carlos Tevez), ma prima c’è ancora spazio per un’altra avventura. Che si è messo a cercare. E quando Lisandro Pirosanto ha bussato alla porta di tutti quei club che avrebbero stuzzicato la fantasia di Di Maria, proprio la Juve per volontà di Max Allegri ha fatto di tutto per cogliere al volo l’opportunità. Ma di mezzo c’erano altre opzioni, intrigava il grande ritorno al Benfica che è però sempre apparso fuori portata o fuori programma dalle parti di Lisbona dove è poi arrivato il primo obiettivo David Neres, piaceva soprattutto il progetto di Xavi al Barcellona ma dalla proprietà blaugrana non sono arrivati quei segnali attesi a lungo da Di Maria. Fino a domenica, più o meno.
L’INSEGUIMENTO – Tormentone autentico l’affare Di Maria negli ultimi mesi, la risposta definitiva veniva rinviata di volta in volta. Ma El Fideo è nel mirino della Juve in realtà da molto più tempo. Quasi ogni passaggio della sua carriera è coinciso con un tentativo del club bianconero, andato a vuoto. Nel 2010 c’era una Juve ancora tutta da fare, battere la concorrenza del Real Madrid è stato impossibile col Benfica che ha incassato 33 milioni mentre Beppe Marotta poteva mettere sul piatto solo qualche contropartita come Diego o Felipe Melo. Nel 2014 l’avventura di Di Maria al Real arriva al capolinea, la Juve ci riprova e c’è chi ipotizza uno scambio con Arturo Vidal, vincono le sterline dello United che acquista El Fideo per 75 milioni. Un anno dopo poi il passaggio al Psg per 63 milioni, con la Juve che ha sempre provato a sondare il terreno nella speranza di un nuovo cambio di rotta di Di Maria, ben più di un contatto c’è stato sia nel 2017 che nel 2018: niente da fare. Ma ora i tempi sono finalmente maturi, l’inseguimento della Juve per arrivare a Di Maria è ormai all’ultima curva.
Lo scrive oggi Il Corriere dello Sport.
