Il collega di sololalazio.it, Michele Massari, ci presenta la sfida di domani in programma allo Stadium
Tre punti in tre partite con un calendario non proibitivo: a cosa è dovuta questa falsa partenza?
“Le sconfitte contro il Lecce e il Genoa sono state a dir poco sorprendenti, come lo è stata anche la splendida vittoria in casa dei campioni d’Italia. Nel post gara di Napoli, Immobile ha rivelato che i carichi di lavoro, durante la preparazione estiva, sono stati molto pesanti ed erano mirati a far entrare in forma la Lazio solo dopo l’attuale sosta delle Nazionali, cioè quando si comincerà a giocare anche in Champions League. Non so se è veramente questo il motivo per cui la Lazio ha raccolto 0 punti tra Lecce e Genoa, ma sicuramente contro la Juventus avremo i primi indizi che serviranno a capire meglio il perché di questa falsa partenza della squadra biancoceleste”
È uscito Sergej, sono entrati Kamada e Guendouzi: com’è stato visto questo cambiamento negli ambienti biancocelesti?
“Milinkovic è stato per la Lazio un grande centrocampista dal punto di vista tecnico, ma è stato anche capace di entrare nel cuore dei tifosi laziali in questi 8 anni di avventura biancoceleste. Perciò il suo addio è stato sicuramente doloroso per l’ambiente capitolino. Nonostante ciò, gli arrivi di Kamada e Guendouzi, soprattutto dopo quello che hanno messo in mostra delle loro qualità nell’ultima gara contro il Napoli, lasciano ben sperare all’ambiente laziale sul fatto che entrambi saranno in grado di reggere il peso dell’eredità di Milinkovic”
Dopo la conquista della Champions, ora qual è il vero obiettivo della Lazio?
“L’obiettivo minimo della Lazio è quello di confermarsi nei primi quattro posti per la qualificazione Champions, cercando di seguire un percorso di crescita simile a quello avuto dall’Atalanta quando si è qualificata in Champions per 3 stagioni di fila, magari cercando di fare anche qualcosa in più rispetto al club bergamasco. Io però, per questa stagione, sono dell’idea che non sia preclusa per la Lazio la possibilità di ambire all’obiettivo massimo, cioè a quello dello Scudetto. Il motivo sta nel fatto che, malgrado le partenze a razzo delle due milanesi e le rose forti che hanno Juve, Napoli e Roma, questo campionato non abbia una ‘favorita’ in senso assoluto e questo può lasciare uno spazio per una ‘sorpresa’, come lo è stato il Napoli lo scorso anno. In questo senso, la Lazio ha le carte in regola per essere un ‘nuovo’ Napoli perché è al terzo anno con mister Sarri, col quale sta crescendo in maniera costante, e inoltre quest’estate la società biancoceleste ha messo a disposizione del tecnico toscano una rosa tale da permettergli di soffrire il meno possibile la fatica delle gare da giocare durante la settimana. Vedremo cosa succederà in questa stagione, ma credo che un’altra sorpresa di questo genere non sia da escludere per quest’anno”.
Che Lazio dobbiamo aspettarci a Torino?
“Per quanto riguarda la possibile formazione iniziale, in casa Lazio l’unico ballottaggio aperto è quello tra Kamada e Guendouzi per il ruolo di mezzala destra. Gli altri 10 saranno molto probabilmente gli stessi che sono scesi in campo a Napoli. Su quale tipo di gara bisogna aspettarsi allo Stadium, penso che la Juve cercherà di partire forte per passare subito in vantaggio, cercando di sfruttare al massimo uno strano difetto che è ancora rimasto nella Lazio di Sarri, cioè quello di non saper ribaltare il risultato, una volta passata in svantaggio. Dopodiché, se la Juve non dovesse riuscire subito a sfondare, la Lazio avrà le sue occasioni da gol per strappare un risultato positivo, come ha fatto contro il Napoli. In caso contrario, per la squadra bianconera la partita potrebbe mettersi in discesa anche abbastanza presto”
Ottava stagione alla Lazio, la fascia da capitano della nazionale: per Immobile è una seconda giovinezza?
“Per Immobile, questa deve essere la stagione del riscatto, visto che, in quella precedente, è stato vittima di diversi infortuni che gli hanno fatto saltare molte partite. Essendo anche capitano della Lazio, Immobile tiene molto a dare il suo contributo nella maniera che conosce meglio di tutti, cioè quella di segnare a raffica, come sta facendo da quando veste la maglia biancoceleste, a partire dall’estate del 2016. Squadra e tifoseria hanno sempre avuto molta fiducia in lui e questo gli ha sempre dato la spinta per uscire anche dai momenti difficili. Ci si aspetta che riesca a farlo anche stavolta”
